INTERVISTA A MARJOLEIN VAN DEN BERG

ALLEVAMENTO “MET STREPEN”

Intervistatore: Elisa Zaniboni

Marjolein, come sei entrata in contatto la prima volta con un olandese?

Quando avevo 14 anni volevo tanto un cane, ma i miei genitori non volevano sentirne parlare, così chiesi al canile locale se avessi potuto dare una mano nel week-end.

Dopo un po’ di tempo ottenni di poter dare una mano, gratis, e fui felicissima. Incontrai il mio primo “hollander” li, una femmina, molto spaventata, che indossava un collare punitivo nonostante  fosse  molto sensibile anche solo al tono della voce. Iniziai a giocare con lei e ad addestrarla un po’, durante le tre settimane in cui rimase in canile. 

Mi si spezzò il cuore quando il suo proprietario venne a riprenderla, era molto arrabbiato con noi che avevamo tolto il suo collare, glielo rimise subito e vidi cambiare l’espressione della cagnolina da felice a triste e spaventata.  Ok, dovevo avere un olandese dopo questa vicenda.

Mio zio ne aveva uno, ma l’avevo visto solo una volta di sfuggita quando avrò avuto 7 o 8 anni, mi ricordo che mi impressionò, era potente e molto scuro, questo è quello che ricordo di questo cane.

Quale è stato il tuo primo olandese? E perché proprio lui?

Cobber – Dingo vd’s Gravenschans… Fu la miglior coincidenza della mia vita!

COBBER-DINGO VD ‘S – GRAVENSCHANS

Avevo prenotato un cucciolo da Esther De Jong, Kennel v. Sarin’s Hof. Viveva non lontano da me, avevo visto i suoi cani e mi piacevano, ci incontrammo e prenotai un cucciolo entro i successivi 2 anni, quando avrei avuto una casa con un piccolo giardino.

Finalmente, dopo circa un anno e mezzo comprammo la nostra prima casa, erano anni che dicevo a tutti i miei amici che avrei preso un olandese e raccontavo a tutti quello che avrei fatto con lui, tutti pregavano che ne prendessi uno in fretta così che avrei finito di parlare in continuazione di questo mitologico cane!

Appena firmato il rogito, chiamai Esther super eccitata, lei era molto dispiaciuta, non aveva cucciolate in quel periodo, ero dispiaciutissima anche io.

Lei allora mi suggerì un amico, anch’esso allevatore di olandesi, che aveva una cucciolata nata da 2 giorni. Mi disse che un maschio era ancora disponibile. Ero fuori di me dalla gioia!

Mi diede il suo numero, lo chiamai subito e sono certa che anche lei lo chiamò per avvertirlo della mia telefonata!

Il giorno successivo guidai per due ore per raggiungere Attie e Tineke Borg e incontrare per la prima volta il mio Dingo, a 3 giorni di vita.

Si rivelò molto lontano dall’essere il cane più facile del mondo… l’ho imparato a mie spese. Ma è stato il mio miglior compagno e abbiamo fatto così tante cose insieme! Mi ha insegnato tantissimo e posso solo sperare di riavere oggi un cane come lui, con l’esperienza che ho ora.

E’ stato il cane che capita una volta nella vita, davvero un cane speciale.

Come hai deciso di iniziare ad allevare questa razza?

…semplicemente è successo.

Avevo Dingo e ho fatto qualsiasi cosa con lui. Ho incontrato spesso Attie e Tineke a diverse manifestazioni cinofile, ho conosciuto altri allevatori e volevo imparare tutto circa questa razza.

C’era un forum sull’olandese e sono diventata amministratrice, da quanto tempo passavo li sopra a confrontarmi con tutti.

Ad un certo punto ho capito che bisognava mantenere questa razza RARA in salute e fare di tutto per farla crescere come meritava.

Non c’erano molti pastori olandesi FCI che nascevano in quegli anni, bisognava far sopravvivere la razza!

Ho visto molte cucciolate all’epoca e ho pensato di poter gestire un po’ il caos che regnava fu in quel momento che lasciai perdere l’idea di prendere il mio secondo maschio e decisi  invece di prendere Knivil vh Pullenland, cugina del mio Dingo.

Cosa cerchi tu in un olandese “Met Strepen”?

Per me è sempre stato fondamentale avere cani stabili, potenti, attivi, che rappresentino un “certo” tipo.

Non ho detto il “tipo corretto”, perché questo può variare da persona a persona.

Io ho sempre amato il “tipo” di Dingo: un cane che impressionava sia alla vista che per il suo carattere, molto forte di testa, molto ben costruito ma non pesante o grossolano.

Tutti quelli che lo incontravano lo apprezzavano,ma ripeto non è stato un cane facile.

Penso che molti non capiscano che, avendo un cane molto sicuro di sé è necessario che tu sappia esattamente cosa stai facendo. O lo imparerai a tue spese anche in maniera non troppo gentile.

Amavo la sua forza e la sua resistenza.

Per me gli olandesi devono avere una grande “voglia di”.. non solo essere li in quel momento.

Vivendo in Olanda vedevo molti olandesi KNPV, mi sono sempre piaciuti.

Ma non erano quello che volevo nel mio allevamento, perché quei cani sono allevati per uno scopo, che secondo me sarebbe stato troppo da gestire per un proprietario medio.

Io volevo un cane stabile, con buona salute e resistenza, che potesse fare qualsiasi attività.

Non mi sono fissata su uno sport in particolare come fanno alcuni allevamenti, mi sono concentrata sul creare complessivamente un cane da fattoria capace di collaborare in qualsiasi attività o sport.

Chiunque cercava cani da IGP o da polizia, veniva inviato da me da allevatori che selezionavano per il KNPV.

Trovare maschi è sempre stata una ricerca per me, perché non credo alle foto su internet, ho viaggiato molto per incontrarli dal vivo e vederli con i miei occhi.

Ho imparato dagli allevatori che mi precedono che il miglior stallone può trovarsi in una fattoria e non esser mai stato visto prima da nessuno.

Ho visto cani super titolati che non avevano per nulla il carattere che dovrebbero avere gli olandesi, e cani che non avevano mai lasciato la loro fattoria essere decisamente un sogno.

Per me il pool genetico deve essere il più stretto possibile, e non ripeto mai una cucciolata neanche se mi ha dato ottimi risultati.

Ho sempre chiesto ai proprietari dei maschi di non castrarli, se non richiesto per un motivo di salute, perché alcuni cani possono essere preziosi per la razza anche in tarda età.

Ma ho anche usato un cane che è stato usato… molto.

La mia motivazione è che nessuno però l’aveva utilizzato su vecchie linee olandesi.

Questo cane era stato usato solo su certi tipi  di cani da lavoro e molti amanti degli olandesi che volevano il “tipo originale” hanno storto il naso sull’uso di questi KNPV-mix.

Ne ho incontrati svariati, non tutti erano quello che stavo cercando, ma alcuni mi sono piaciuti molto e non ho mai capito perché la gente non usasse il loro sangue “fresco”. 

Quando l’ho fatto io non tutti sono stati d’accordo, ma io ero e sono sicura di aver fatto bene.

Ora ho un nipote di questo cane ed è esattamente quello che mi aspettavo da lui: non troppo grosso, agile, molto veloce,  anche un bel cane, ama giocare e imparare nuove cose con me ogni giorno.

D: Cosa ti auguri per la nostra razza nel prossimo futuro?

M: Vorrei che più persone facessero attenzione al fatto che ignorare i problemi di salute uccide ogni razza.

Allevare su una linea per troppo tempo alla lunga crea problemi, e in una razza “piccola” come la nostra questi problemi sono irreversibili.

Troppi allevatori allevano senza fare test, o senza pubblicare i risultati negativi, che servono comunque.

Ho visto l’orrore dell’SDCA2 da vicino e ti garantisco che non vorresti vederlo.

La stessa cosa con LTV o DM. Non auguro a nessuno di vedere le cose orribili che accadono ai cani affetti.

La DM per esempio è semplicemente riscontrabile con un esame del sangue, LTV può essere riscontrata da veterinari competenti facendo esami radiografici per HD.

C’è uno studio portato avanti dall’università di Berna dove i cani con LTV 1-3 possono donare il sangue e rendere possibile lo studio della malattia, attualmente sembra possa essere ereditaria.

Inoltre credo che HD e ED andrebbero fatte a tutti i soggetti.

Vedo purtroppo spesso una tendenza all’uso di cani che arrivano dal KNPV su soggetti FCI, credo possa essere utile in alcuni casi ma dovrebbe essere un’eccezione e non la regola, e bisognerebbe rispettare le direttive dei vari club di razza in merito.

Per i nuovi proprietari è importante sapere che tipo di cane vogliono e chiedere in primis a se stessi questa cosa e parlarne onestamente con gli allevatori che possono trovare il cane adatto ad ogni persona.

KNIVIL VAN HET PULLENLAND

Grazie Marjolein, una grande Allevatrice, una mentore e un’amica.

Elisa Zaniboni